Se qualcuno dovesse chiedermi qual è il dolce che tutti (e dico TUTTI) in Sicilia conoscono, senza alcun dubbio risponderei: il cannolo!
Alla ricotta, alla crema, al cioccolato … Con scaglie di cioccolato, con granella di pistacchio, con frutta candita … È sempre l’ora del cannolo!
Un po’ di storia
Anche questo dolce, così come la granita, è arrivato in Sicilia durante la dominazione araba. Sembra, infatti, che le fanciulle dell’harem, per passare il tempo, si dedicassero alla preparazione di dolci, soprattutto. Uno dei loro esperimenti sarebbe, appunto, il cannolo, con evidente allusione alle “doti” del sultano …🤭
Esiste, però, una seconda teoria sulla sua nascita. In molti ritengono che la ricetta sia stata creata a Caltanissetta in un convento di suore di clausura per festeggiare il carnevale.
Arabi o suore, che importa!? Ciò che conta è il risultato!
L’origine del nome “cannolo”
E adesso un’altra cosa che forse non sai. La cialda un tempo veniva preparata avvolgendo l’impasto attorno ad un pezzo di canna da zucchero. Proprio dalla canna prende il nome il cannolo. Oggi utilizziamo tubi metallici, che non sono affatto pericolosi per la nostra salute, al contrario della canna (oppure puoi comprare le cialde vuote già pronte al supermercato).
Dopodiché friggi! Eh sì, le cialde sono fritte, non cotte al forno. E qui ci ricolleghiamo a quello che diceva sempre mio nonno. Non sai di cosa parlo? Dai un’occhiata all’articolo su Giardini Naxos 😉
Le differenze tra Sicilia Orientale e Sicilia Occidentale
Ma il cannolo non lo facciamo tutti allo stesso modo. A Palermo usano la ricotta di pecora e, per decorare, ciliegie e scorze d’arancia candite; a Modica, invece, preferiscono la ricotta vaccina (che ha un sapore più delicato) e per la decorazione utilizzano scaglie di cioccolato o granella di pistacchio.
Se vuoi assaggiare più gusti, prova i cannolicchi, che sono la versione mignon del cannolo 🙂
Fallo come vuoi, un cannolo non si rifiuta mai!
“Si usano forchetta e coltello?”
Il mio lavoro mi porta a conoscere persone provenienti da diverse parti del mondo. Voglio raccontarti, in particolare, un episodio risalente a un paio di anni fa e collegato ad un gruppo di turisti stranieri. A loro proponevamo delle cooking class, ovvero lezioni di cucina durante le quali gli spiegavo come preparare la parmigiana di melanzane e come farcire un cannolo. Ricordo che al termine di una lezione uno di loro mi ha chiesto “Devo usare coltello e forchetta per mangiarlo?” 😮 ❓ ❗
No, assolutamente no. Per mangiare il cannolo hai bisogno solo di due dita 🙂
Il cannolo scomposto
È anche vero, però, che ormai è molto diffuso il cannolo scomposto. Di cosa si tratta? Altro non è che una cialda fatta a pezzi grossolani farciti con la ricotta. Grazie a questa nuova forma, gli chef possono sbizzarrirsi e presentare il cannolo in forme diverse e artistiche.
Io preferisco la forma originale del cannolo, ma ti invito a provare sia la versione classica sia quella moderna e a lasciarmi un commento sulla tua esperienza 🙂
Ciao!
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Ciao. Essendo un’ insegnante di cucina emigrata al nord, ho fatto preparare il cannolo. Le ricette per la preparazione dell’impasto sono diverse ma, nonostante ciò,gli alunni si sono divertiti molto a prepararli e soprattutto ad impiattare e a gustarli interi e scomposti, grandi e piccoli, alla crema e alla ricotta vaccina ??
Ciao Alessandra! Quando parli di differenze nell’impasto, probabilmente ti riferisci alla scelta del vino bianco o rosso.. L’importante è che i tuoi alunni abbiano gradito 🙂